Bosco dei Platani è il terzo romanzo di Domenico Corna che ho il piacere di leggere. Rispetto ai primi due romanzi, questa lettura è stata più complessa perché, leggendo, ho notato un cammino narrativo e creativo che si sta affinando e la scrittura dell’autore, sempre lineare e leggera, riesce a descrivere un mondo onirico che colpisce soprattutto chi ha un animo fanciullino come nella poetica del Pascoli.

Bosco dei Platani: diverse chiavi di lettura.

Possiamo accostarci a questo romanzo come ci si accosta alla lettura di favole con protagonisti Davide e Laura, con piante e animali che parlano. Ti parlano attraverso il pensiero e solo se sei un’anima affine puoi sentire le loro voci; oppure ti puoi accostare a questo romanzo in maniera filosofica traendo da esso la poetica di Domenico Corna.

Bosco dei Platani

I platani sono delle piante che conosco molto bene, amo raccogliere le foglie durante l’autunno. Mi perdo a guardare i loro rami e aspettare di trovare le foglie più belle per decorare vasi e angoli della mia casa. Immersa nelle vie della città, sentire le foglie sotto i piedi che scricchiolano mi dà un senso di pace e torno bambina. Sì, torno, indietro nel tempo, torno al mio essere fanciullesco. È l’idea dell’autore, un ritorno alle origini, alle vite passate per scoprire noi stessi e migliorare il mondo.

Leggendo questo romanzo mi è sembrato di sentire quel caro eterno ritorno di cui parlava Nietzsche, ma è solo l’impressione di una tipa che ha avuto la pazza idea di studiare filosofia, oppure è così, ma Domenico Corna, con molta sobrietà e senza disturbare la filosofia tedesca, riesce a parlarne celando le teorie care a chi ama discutere ore e ore.

Trama

Davide è solo. Dopo la morte di sua moglie Michela si ritrova nella totale solitudine e, un giorno, si immerge in questo bosco dei platani. A un tratto sente delle voci e intuisce che a parlare sono gli alberi che, attraverso il loro pensiero, comunicano con Davide. Inizia così la storia de Bosco dei Platani. Davide conosce la loro storia, una storia antica e triste, la storia originale; delle anime che furono strappate a quel mondo e il progetto per tornare nella propria “casa”.

Per far ritorno la fantasia è importante e Davide decide di percorrere questo viaggio. Sentirà i dolori di tante persone e scoprirà la forza della sua anima. Incontrerà la piccola Laura anche lei amante delle storie, grazie anche al suo nonno pescatore, simbolo di solitudine e di saggezza. Le anime di Davide e Laura dovranno percorrere tante vite per poter portare avanti il loro grande progetto di vivere in un mondo di fantasia lontano dalla rabbia e dall’odio. Durante il loro percorso si incroceranno sempre ma in maniera non lineare fino a quando tale percorso non sarà completo.

Ho trovato la parte del vecchio pescatore molto poetica, mi ha ricordato un po’ il vecchio pescatore Santiago de Il vecchio e il mare.

Questo eterno ritorno, l’incontrarsi a ogni vita di Davide e Laura, la fantasia e quella forza interiore che ci spinge a fare alcune azioni nella nostra vita, spinti da qualcosa di ancestrale. Essere destinati, vivere una vita quasi a metà senza sapere quale sia la propria missione e poi, per caso, scoprirla. Una lettura da fare attentamente, per cogliere tutte le sfumature.

Cartaceo:
ISBN 979-12-81450-00-4
Pagine 274

Prezzo indicativo: € 12

E-book Kindle:
ISBN 979-12-81450-03-5
Prezzo indicativo: € 3
Samanta Giambarresi
@solo.storie.belle
Recensione 
Blues Ale Publishing
Aprile 2023



Domenico Corna - Bosco dei Platani